A 4 km di distanza si può visitare l´Abbazia di chiaravalle della Colomba.
L´abbazia è stata fondata da san Bernardo di Chiaravalle stesso attorno al 1135. Il complesso nacque quando Bernardo accolse le suppliche del vescovo Arduino di Piacenza e del suo popolo: era tipico dei monasteri cistercensi, infatti, insediarsi in zone disagiate, lavorando attivamente per coltivarle e bonificarle e incanalando lo sforzo di ascesi spirituale attraverso il duro lavoro. Celebre è, in tal senso, la formula Ora et labora.
Il primo documento che ne riporta l´esistenza ufficiale è, nel 1136, una institutionis paginam del vescovo Arduino stesso. Con essa il prelato concede al monastero i primi beni terrieri, cui altri seguiranno dai marchesi Pallavicino e Cavalcabò. Tuttavia l’inizio dei lavori del corpo della basilica è successivo al 1145 e si protrae per i duecento anni successivi.
La leggenda vuole che una colomba candida avesse volteggiato dinanzi agli occhi dei monaci, delineando con pagliuzze il perimetro del complesso. Tuttavia è assai più probabile che l’intitolazione a Santa Maria della Colomba faccia riferimento alla discesa dello Spirito Santo nel grembo di Maria durante l´Annunciazione.
Il complesso presenta il classico schema benedettino, con elementi ortogonali che consentivano successivi ampliamenti. Il corpo fondamentale è la basilica, cui aderisce un chiostro trecentesco di particolare bellezza e pregio. All´interno della basilica troviamo una struttura a salienti, nervature e archetti pensili, mentre l´impianto stesso è di transizione tra romanico e gotico.
La decorazione è essenziale: san Bernardo disapprovava quanto chiamò la ridicula monstruositas del bestiario medioevale, ed impose interni senza decorazioni superflue.
La ricorrenza liturgica oggi più nota è il Corpus Domini, che si svolge in giugno. Durante la festa ha luogo la celebre «infiorata»: un grande tappeto di petali che parte dall’ingresso della chiesa al presbiterio della basilica e che raffigura motivi sacri, spesso eucaristici.